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Teletrasporto

Per teletrasporto si intende il processo di trasporto istantaneo della materia attraverso lo spazio da un luogo all’altro. Questo neologismo è un portmanteau derivato dalla radice greca “Τηλε-” (“lontano”) e dall’italiano “trasporto”, sulla falsariga del termine inglese “teleportation” coniato dallo scrittore Charles Fort.

Come ipotetica tecnologia il teletrasporto è spesso utilizzato nelle opere di fantascienza. È generalmente usato come sinonimo di trasporto istantaneo e a velocità pari o superiori a quella della luce.

Il teletrasporto, così come descritto nelle opere di fantasia, è lontano dall’essere realizzato. Tuttavia costituisce uno dei maggiori soggetti di ricerca tra i fisici di tutto il mondo che operano nel campo della meccanica quantistica.

Aspetti scientifici

La sala teletrasporto della nave stellare USS Enterprise (NCC-1701-D), in Star Trek: The Next Generation
La sala teletrasporto della nave stellare USS Enterprise (NCC-1701-D), in Star Trek: The Next Generation

Il teletrasporto è una possibilità teorica ammessa sia dalla fisica quantistica che dalla teoria della relatività generale, due teorie contrastanti per diversi altri aspetti.

Viene definito teletrasporto quantistico il fenomeno di apparente azione istantanea a distanza descritto dal paradosso Einstein-Podolsky-Rosen (detto anche “Paradosso EPR”, dalle iniziali dei nomi degli scienziati che lo idearono in riferimento al principio di indeterminazione di Heisenberg e al principio di sovrapposizione di stati). Tale tipo di teletrasporto si basa sulla proprietà di entanglement di due (o più) osservabili (particelle, ad esempio). Due particelle entangled sembrano rispondere istantaneamente l’una dell’altra (in realtà violano il principio di località), ma le informazioni che si trarrebbero da queste risposte immediate andrebbero comunque utilizzate (comunicate) con velocità limitate da quella della luce.

Secondo alcuni sarebbe erroneo considerare il fenomeno un “primo passo” verso una tecnologia del teletrasporto o dei viaggi a velocità superiori a quella della luce. Negli esperimenti finora svolti il segnale è fatto di particelle aventi massa e non può superare la velocità della luce. Tuttavia può essere visto sia come onda che moto di particelle. Teoricamente, esistono e sarebbero utilizzabili onde aventi massa zero, che possono muoversi a velocità superluminali.

Ponti di Einstein-Rosen

I ponti di Einstein-Rosen sono una costruzione matematica che prevede la possibilità di uno spostamento da un punto all’altro dello spazio o del tempo, attraverso dei buchi neri.

Con il teletrasporto quantistico non è il corpo ad attraversare lo spazio-tempo che separa il punto di partenza e di arrivo, ma un’onda che porta l’informazione in esso contenuta, per “ricomporre” la massa nel punto di arrivo. Un punto materiale che attraversasse un ponte di Einstein-Rosen entrerebbe in una deformazione dello spazio-tempo che avvicina moltissimo i punti di partenza e di arrivo.

La relatività generale afferma che lo spazio-tempo risulta deformato all’osservatore se la velocità è prossima a quella della luce o in presenza di campi gravitazionali: velocità o gravità si possono usare per “accorciare” i tempi di viaggio per enormi distanze nello spazio e nel tempo. Il teletrasporto quantistico agisce sulla velocità, i ponti di Einstein-Rosen sulla gravitazione.