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Buco bianco

Un buco bianco è un oggetto teorico derivabile matematicamente dalla legge di relatività generale la cui esistenza nell’universo non è dimostrata. Il suo modello è descritto tramite soluzioni matematiche in cui delle curve geodetiche sono derivate da una singolarità gravitazionale o da un orizzonte degli eventi.

Albert Einstein e Nathan Rosen furono i primi a parlare di buco bianco, come di ipotetica controparte di un buco nero.
Poiché le leggi della fisica sono simmetriche rispetto al tempo, si ipotizza che esistano oggetti antitetici ai buchi neri. Un buco nero cattura la materia che entra nel suo campo gravitazionale ma non lascia uscire neppure la luce. Al contrario esisterebbero oggetti che emettono materia ma nei quali niente può entrare. Tali oggetti sono chiamati buchi bianchi.

Multiverse
Modello di possibili evoluzioni di un multiverso o di un universo, con al centro un buco bianco che crea il Big Bang

Poco tempo dopo la scoperta dei quasar, si ipotizzò che la violenta emissione di energia a loro associata (e anche alle galassie attive e a certe radiosorgenti) potesse essere un esempio di attività dei buchi bianchi, idea mai accettata dagli astronomi. Tale interpretazione è stata definitivamente respinta con la proposta del meccanismo del disco di accrescimento.

Schwarzschild afferma che, quando si contrae una massa entro il proprio raggio corrispondente, non si otterrebbe un pozzo senza fine, ma il fondo si aprirebbe per creare una connessione con un’altra regione dello spazio-tempo piatto; questa connessione esisterebbe solo per piccolissime frazioni di secondo e, attraverso questo tunnel (cunicolo spazio-temporale), nemmeno la luce riuscirebbe a passare, perché l’enorme gravità sbarrerebbe l’entrata tra i due universi; potrebbe essere anche ipotizzabile che questa porta non metta in comunicazione solo universi diversi, ma anche regioni separate del nostro universo.