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Cometa Holmes

La Cometa Holmes, formalmente 17P/Holmes, è una cometa periodica del Sistema solare, appartenente alla famiglia delle comete gioviane. La sua scoperta si deve all’astrofilo Edwin Holmes il 6 novembre 1892.

Nell’ottobre del 2007, in sole 42 ore, la cometa ha subito un incremento di luminosità che l’ha portata da una magnitudine apparente di 17 (praticamente fuori dalla portata della maggior parte dei telescopi amatoriali), ad una magnitudine di 2,8 (visibile ad occhio nudo) anche nei cieli inquinati delle città.

L’incremento di luminosità subito dalla cometa è paragonabile alla differenza che c’è fra la Luna piena e il Sole.

La cometa è un esempio di un piccolo numero di comete, anch’esse della famiglia di Giove, che hanno esibito outburst che hanno determinato un incremento della luminosità di 9 magnitudini. Le altre sono state: la 41P/Tuttle-Giacobini-Kresák nel 1973, la 98P/Takamizawa nel 1984 e la 97P/Metcalf-Brewington nel 1991. Comunque l’incremento mostrato dalla cometa Holmes è stato un centinaio di volte maggiore che negli altri casi.

Passaggio del 2007

Tra il 23 ed il 24 ottobre del 2007 la luminosità della cometa Holmes è aumentata notevolmente, passando dalla magnitudine apparente di 17 ad una magnitudine di 2,5 in appena poche ore. Il primo ad aver colto la variazione di luminosità è stato J. A. Henríquez Santana, dall’isola di Tenerife, nell’arcipelago delle Canarie; qualche minuto dopo, Ramón Naves a Barcellona notava che la cometa aveva raggiunto una magnitudine apparente di 7,3. La cometa ha quindi raggiunto la luminosità necessaria per essere facilmente individuabile ad occhio nudo come una luminosa “stella” gialla nella costellazione di Perseo, e dal 25 ottobre la cometa 17P/Holmes si è presentata come la terza “stella” più luminosa in quella costellazione. Durante questa fase di incremento della luminosità, sono stati osservati dei frammenti separarsi dal nucleo cometario abbinati al rilascio di un gran quantitativo di polveri. L’evento principale è avvenuto intorno al 24 ottobre.

Mentre i grandi telescopi mostravano i fini dettagli cometari, ad occhio nudo l’aspetto della cometa è rimasto simile a quello di stella fino al 26 ottobre. Dopo quella data, la cometa 17P/Holmes ha iniziato a mostrare caratteristiche tipiche delle comete anche ad occhio nudo. Il nucleo cometario ha manifestato l’incremento nell’attività mentre si trovava in prossimità dell’opposizione, e la coda, che punta in direzione opposta al Sole, è rimasta nascosta agli osservatori da Terra dal nucleo stesso. La cometa è quindi apparsa come una sfera luminosa.

Il nucleo

Sulla base di calcoli orbitali e delle misurazioni della luminosità il diametro del nucleo cometario è stato stimato in 3,4 km. Nell’ottobre 2007 il diametro della chioma è aumentato da 3,3 a più di 13 minuti d’arco. Per confronto, la Luna dista 380.000 km dalla Terra. Quindi, la chioma della cometa Holmes era una sfera dal diametro maggiore di quello dell’orbita della Luna intorno alla Terra.

A metà novembre, per il materiale della chioma è stata stimata una velocità di espansione di 500 m/s, ed un diametro di 1,4 milioni di chilometri, pari a quello del Sole. Per un brevissimo periodo, la cometa ha posseduto l’atmosfera più estesa del Sistema solare.

È interessante osservare alcune similitudini tra gli eventi del 1892 e quelli del 2007. Inoltre, sebbene la cometa abbia effettuato numerosi transiti al perielio nel periodo compreso tra le due date, non sono stati osservati eventi simili.

Nel marzo del 2008, la cometa è stata fotografata tramite il Telescopio spaziale Spitzer rivelando caratteristiche morfologiche che non erano mai state osservate su una cometa. Sono stati osservati un guscio esterno, composto da polveri sottili, il nucleo e le particelle espulse dalla cometa durante l’esplosione. Trattando l’immagine è stato possibile rilevare dei filamenti che costituiscono, con il guscio esterno, uno dei misteri non risolti di questa cometa.