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Afelio, Perielio, Solstizio, Equinozio, Zenit, Nadir

Spesso si ha l’errata convinzione che quando la Terra si trova al punto più vicino al Sole si è in estate, invece quando è alla massima distanza, si è in inverno. Tuttavia questo concetto è totalmente errato, poiché l’alternarsi delle stagioni è determinato esclusivamente dall’inclinazione dell’asse terrestre che modifica  l’angolo e la durata dell’esposizione solare nei due emisferi del globo terrestre, a causa dello spostamento del nostro pianeta nel corso dell’anno.

L’orbita terrestre è un’ellisse di cui il Sole occupa uno dei due fuochi, con la conseguenza che la sua orbita non è costante nel corso dell’anno. Quando la Terra si trova alla minima distanza orbitale dal Sole, 147 milioni di km, si trova al perielio, quando invece si trova alla massima distanza dalla sua stella, 152 milioni di km, si trova all’afelio, inoltre quando la Terra è al perielio, la sua velocità orbitale è 30,3 km/s, invece quando è all’afelio la sua velocità è 29,3 km/s.

La Terra si trova al perielio nel mese di gennaio, mediamente 13 giorni dopo il solstizio d’inverno boreale, invece raggiunge il proprio afelio tra il 3 e il 7 luglio, quindi circa 2 settimane dopo il solstizio d’estate (che dà inizio all’estate nell’emisfero boreale della terra).

I punti di maggiore e minore distanza di un oggetto celeste dal fuoco ove giace il corpo attorno a cui esso orbita si chiamano apsidi.

Tornando alle stagioni…

Illuminazione solare durante il solstizio d’inverno boreale

Il solstizio è il momento in cui il Sole raggiunge, nel suo moto apparente lungo l’eclittica, il punto di declinazione massima o minima.

Il solstizio ritarda ogni anno di circa 6 ore rispetto all’anno precedente (più precisamente 5h 48min 46s) e si riallinea forzosamente ogni quattro anni in corrispondenza dell’anno bisestile (un anno solare in cui avviene la periodica intercalazione di un giorno aggiuntivo nell’anno stesso), introdotto proprio per evitare la progressiva divergenza delle stagioni con il calendario. A causa di tali variazioni può capitare che i solstizi cadano il 20 o il 21 giugno (solstizio d’estate) oppure il 21 o il 22 dicembre (solstizio d’inverno).

L’equinozio è quel momento della rivoluzione terrestre intorno al Sole in cui quest’ultimo si trova allo zenit dell’equatore.

Gli equinozi occorrono a marzo e a settembre del calendario civile; insieme ai solstizi, marcano il momento di avvicendamento delle stagioni astronomiche sulla Terra.

Nell’emisfero boreale (a nord dall’equatore) l’equinozio di marzo segna la fine dell’inverno e l’inizio della primavera, mentre quello di settembre termina l’estate e introduce l’autunno. Viceversa accade nell’emisfero australe (a sud dall’equatore), dove l’autunno inizia all’equinozio di marzo e la primavera a quello di settembre.

Zenit e Nadir

Lo zenit è il punto sulla sfera celeste intercettato dalla retta verticale all’osservatore, la verticale è a 90° dall’orizzonte del luogo, ovvero, il piano dell’osservatore (semplicemente dove l’osservatore poggia i piedi); detto altrimenti, è il punto immaginario situato sopra la testa dell’osservatore come il sole nei paesi in prossimità o in corrispondenza dell’equatore.

Il nadir invece è il punto diametralmente opposto allo zenit (o il suo antipodo). I punti sulla sfera celeste dello zenit e del nadir al Polo Nord individuano i poli celesti nord e sud di detta sfera.