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I satelliti di Starlink oscureranno le stelle

Lo scorso 24 maggio la SpaceX ha avviato il suo programma per fornire al mondo un sistema satellitare che consentirà a chiunque di connettersi a Internet indipendentemente dal luogo in cui ci si trova. Il primo pacchetto, lanciato grazie all’ausilio di un Falcon 9, era composto da 60 satelliti, ma sono soltanto i primi di tanti che andranno a costituire la costellazione Starlink. Con il passare dei giorni, e visti i tanti curiosi che hanno cercato nel cielo le tracce di questi “piccoli” corpi orbitanti, ci si sta tuttavia rendendo conto di un aspetto evidentemente sottovalutato. La superficie riflettente dei satelliti creerà dei problemi a Terra. A chi oggi dovesse scrutare il cielo notturno si palesa un trenino tanto luminoso da oscurare le lontane stelle.

Entro il 2020 i satelliti in orbita saranno 12 mila

Il problema potrebbe apparire roba di poco conto, ma così non è se si considera che la compagnia di Elon Musk intende schierare quasi 12 mila satelliti in tre fasce orbitali entro la metà del 2020. Nei prossimi mesi, con l’intento di fornire una iniziale copertura internet ultraveloce, il colosso statunitense effettuerà sei lanci di 60 satelliti per volta. Altri 12 lanci, costituiti sempre da 60 satelliti ciascuno, ultimeranno la rete Starlink per quella che viene definita una copertura moderata. E le stelle? Saranno uno sbiadito ricordo.

I problemi cominceranno quando tutti i satelliti, ognuno dei quali pesa 227 chilogrammi, saranno posizionati nella propria orbita.

Come specchi, rifletteranno la luce del Sole

Un osservatore che scruterà il cielo vedrà sempre decine di satelliti sfrecciare sopra la propria testa, e per vederli non dovrà neppure faticare, perché la luce solare che li investirà (in modo particolare prima dell’alba e dopo il tramonto) li renderà brillanti come stelle.