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Perseidi o Stelle cadenti

Il nome deriva dal greco Περσείδαι (Perseidai), termine utilizzato nella Mitologia greca in riferimento ai figli di Perseo.

Le Perseidi sono uno sciame meteorico che la Terra si trova ad attraversare durante il periodo estivo nel percorrere la sua orbita intorno al Sole. La pioggia meteorica si manifesta dalla fine di luglio fino oltre il 20 agosto e il picco di visibilità è concentrato attorno al 12 agosto. È stimata una media di circa un centinaio di scie luminose osservabili ad occhio nudo ogni ora.

Tradizione delle Perseidi

Il fenomeno meteorico fotografato dall'European Southern Observatory nel 2010
Il fenomeno meteorico fotografato dall’European Southern Observatory nel 2010

Le Perseidi in Italia sono note come Lacrime di San Lorenzo e il fenomeno, tradizionalmente collegato alla notte del 10 agosto, è noto come la notte di San Lorenzo.

In Grecia il fenomeno è associato alla Trasfigurazione del Signore che cade il 6 agosto.

In epoca romana si riteneva che fosse una propizia pioggia di sperma del dio Inuo-Priapo che, con questo gesto, fecondava i campi.

Storia delle osservazioni

La cometa che ha dato origine a questo sciame è la Swift-Tuttle, che ha un nucleo di circa 10 km. Il suo ultimo passaggio al perielio è avvenuto nel 1992, e il prossimo si realizzerà nel 2126. Le meteore che noi vediamo ora sono particelle rilasciate durante le passate orbite della cometa.

Le prime osservazioni dello sciame delle Perseidi risale nel 36 d.C dai Cinesi . Nel 1866, a seguito del passaggio al perielio della Swift-Tuttle del 1862, l’astronomo italiano Giovanni Virginio Schiaparelli scoprì il legame tra gli sciami meteorici e le comete. La scoperta è contenuta in uno scambio di lettere con Padre Secchi.

Il nome di questo sciame meteorico deriva dal fatto che il radiante, ossia il punto dal quale sembrano provenire tutte le scie, è collocato all’interno della costellazione di Perseo. Nell’anno 2000 le coordinate del punto radiante risultavano essere pari a 46° di ascensione retta e +58° di declinazione, con uno spostamento giornaliero, dovuto al moto di rivoluzione terrestre, di 5,4° A.R. e 0,12° declinazione, dirigendosi dalla costellazione di Cassiopea verso quella della Giraffa.

La perdita, avvenuta il 12 agosto 1993 del satellite per comunicazioni Olympus lanciato dall’Agenzia Spaziale Europea è stata attribuita alla collisione con una Perseide