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Regione più lontana

La regione più lontana in cui termina il sistema solare e inizia lo spazio interstellare non è definito con precisione, poiché i suoi confini possono essere tracciati tramite due forze distinte: il vento solare o la gravità del sole. Il limite esterno tracciato dal vento solare giunge a circa quattro volte la distanza Plutone-Sole; questa eliopausa è considerata l’inizio del mezzo interstellare. Tuttavia, la sfera di Hill del Sole, ovvero il raggio effettivo della sua influenza gravitazionale, si ritiene si possa estendere fino a un migliaio di volte più lontano.

Eliopausa

L’eliosfera è divisa in due regioni distinte. Il vento solare viaggia a circa 400 km/s fino a quando non attraversa il cosiddetto termination shock. Qui il vento rallenta drasticamente, aumenta di densità e temperatura e diviene più turbolento, formando una grande struttura ovale conosciuta con il nome di elioguaina (dal termine inglese heliosheath). Essa sembra si comporti come la coda di una cometa: si estende verso l’esterno per altri 40 UA sul lato sopravvento, mentre si estende molto meno nella direzione opposta.

La forma del limite esterno dell’eliosfera è probabilmente influenzata dalla dinamica dei fluidi delle interazioni con il plasma del mezzo interstellare, nonché dal campo magnetico solare, prevalente a sud. Al di là dell’eliopausa, a circa 230 UA, nel plasma interstellare si forma un’onda d’urto stazionaria (bow shock), dovuta al moto del Sole attraverso la Via Lattea.

Protezione dai Raggi Cosmici

Nel 2012 la sonda spaziale Voyager 1, lanciata dalla NASA, ha attraversato l’eliopausa, scoprendo che è il “confine del sistema solare”, in quanto il campo magnetico del Sole ha come limite questo spazio interstellare. Vedendo le oscillazioni dell’ago della bussola interna della sonda si è capito che col passare degli anni molteplici strati magnetici del Sole si sono accumulati e perfino intrecciati tra loro, creando bolle magnetiche. L’eliopausa è molto importante per la nostra stessa sopravvivenza, poiché, con l’enorme energia magnetica accumulata nel tempo, ci protegge da nocivi raggi cosmici. Una squadra finanziata dalla NASA ha sviluppato il concetto di una “Vision Mission” dedicato all’invio di una sonda nell’Eliosfera.

Nube di Oort

Immagine artistica della fascia di Kuiper e dell'ipotetica nube di Oort
Immagine artistica della fascia di Kuiper e dell’ipotetica nube di Oort

L’ipotetica nube di Oort è una grande massa composta da miliardi di oggetti di ghiaccio che si crede essere la fonte delle comete di lungo periodo e che circondano il sistema solare tra 1 e 1,87 anni luce. Si ritiene sia composto di comete che sono state espulse dal sistema solare interno da interazioni gravitazionali con i pianeti esterni. Gli oggetti della nube di Oort sono molto lenti, e possono essere turbati da eventi rari, ad esempio delle collisioni, dalla forza gravitazionale di una stella di passaggio, o dalla marea galattica, forza di marea esercitata dalla Via Lattea.

 

 

Sedna e la nube di Oort interna

"<yoastmarkSedna (525,86 UA) è un grande oggetto simile a Plutone, con un’orbita estremamente ellittica. Un’orbita così grande richiede ben 12 050 anni per il suo completamento. Mike Brown, scopritore dell’oggetto nel 2003, afferma che non può essere parte del disco diffuso o della fascia di Kuiper, poiché il suo perielio è troppo lontano per aver subito degli effetti dalla migrazione di Nettuno. Lui e altri astronomi ritengono che sia il primo oggetto di una popolazione completamente nuova, che può comprendere anche l’oggetto (148209) 2000 CR105, che ha un perielio di 45 UA, un afelio di 415 UA e un periodo orbitale di 3420 anni. Brown definisce questa nuova popolazione “nube di Oort interna”, che si può essere formata attraverso un processo simile, anche se è molto più vicina al Sole. Sedna è molto probabilmente un pianeta nano, anche se la sua forma deve essere ancora determinata con certezza.

Confini

Gran parte del nostro sistema solare è ancora sconosciuto. Lo scudo gravitazionale del Sole si stima che domini le forze gravitazionali delle stelle che lo circondano fino a circa due anni luce (125 000 UA). Il confine esterno della nube di Oort, invece, non si può estendere per più di 50 000 UA. Nonostante le scoperte di nuovi oggetti, come Sedna, la regione tra la fascia di Kuiper e la nube di Oort, una zona di decine di migliaia di UA di raggio, non è ancora stata mappata. Vi sono, inoltre, in corso ancora studi sulla regione compresa tra Mercurio e il Sole. Numerosi oggetti possono ancora essere scoperti nelle zone inesplorate del sistema solare.